Ciao, sono Testardo,

come tanti sono partito dalla periferia, dove non c’era spazio per chi pensa in modo diverso e così, raggiunta la maggiore età, ho lasciato casa ed affetti perché non potevo credere che fosse tutto lì. Da tutto ho tratto insegnamento, anche il mio modo di scrivere musica deriva da una lezione di vita. Poco dopo i 18 non ero riuscito a trovare da solo la mia strada e ho cercato aiuto. Ho iniziato una terapia, mi veniva chiesto di parlare a me stesso, attraverso carta e penna, per far uscire ciò che da solo non riuscivo a dire. All’epoca mi sentivo emarginato, solo e non capito. Avevo l’impressione di aver sbagliato strada, di aver finito le mie carte nel modo più stupido possibile.

Raccontando queste cose a me stesso però ho conosciuto Testardo, il mio lato sognatore, che in un no vede la possibilità di imparare e che ha conservato tutti gli schiaffi ricevuti per comprendere e migliorare. Un barbaro civilizzato, che ha spento le torce che gli puntavano contro, mostrando il cielo stellato.

Con il tempo ho cominciato a capire che in ognuno di noi c’è un piccolo Testardo che non può crescere perché bloccato da tutti quei dolori che ti fanno abbassare la testa. Ma quella vocina che dice che sei destinato a grandi cose, che puoi lasciare il segno, che tu puoi fare la differenza è Testarda…sta lì e crede in te.

Ciò che racconto è la mia personalissima versione della realtà, delle lezioni di vita che ho imparato e che condivido colorandole grazie a esempi tratti da ciò che mi piace di più… e un po’ di rock.